II 6 dicembre 1966 moriva l’onorevole Alicata. II giorno prima, alla Camera, aveva tenuto un discorso sul disastro edilizio che, per responsabilità di uomini chiusi nel loro egoismo, si era prodotto ad Agrigento. Un discorso che, a giudizio dei commentatori d’ogni tendenza, fu ritenuto insolitamente al di fuori degli schemi demagogici di cui spesso soffre l’oratoria ufficiale. Ma se il contenuto difficilmente si prestava alla contestazione, bisognava tuttavia cogliere il momento per colpire l’Uomo; e lo si trovò in una citazione della Sacra Scrittura.
“E’ necessario che avvengano scandali” aveva detto il Cristo. Anche Agrigento era uno scandalo che poteva, però, portare ad un rinnovamento di vita e di costume. Ma l’on. Alicata attribuì questa frase al Vecchio Testamento. Gli avvertiti in citazioni bibliche protestarono. Avrebbero protestato se avessero saputo che, qualche ora dopo, l’on. Alicata si sarebbe incontrato con la stessa Parola fata Carne, giusta e misericordiosa perché Amore? Ma non è anche uno scandalo attendere che uno muoia per pentirsi di aver colpito un Uomo? Un redattore dell’Unità, di fronte alla morte del compagno comunista, rammentava ai suoi lettori che non credeva alla vita eterna. Noi vi crediamo. Altriment non avremmo potuto correre il rischio di provocare un altro facile scandalo chiedendo all’on. Alicata perdono per non essere stati cristiani come avremmo dovuto.
Agrigento inghiotte case
e coscienze a prezzo fisso;
me lo dicono i giornali
e la Camera e il Senato;
ha inghiottito pure un uomo
un compagno comunista
questa volta me lo dice
la coscienza di cristiano.
C’è voluto il suo discorso
sui misfatti di Agrigento,
soprattutto c’e voluta
la sua morte sulla breccia
per turbarmi la coscienza
e per farmi misurare
I’ingiustizia e la grettezza
del mio agire fariseo.
Fino all’ultimo cercai
nei suoi occhi la pagliuzza
sorridendo compiaciuto
per averlo colto in fallo:
“E’ nel Nuovo Testamento –
io gridai – e non nel Vecchio
che si trova quella frase
sul bisogno degli scandali”.
Mi guardò con gli occhi stanchi
e mi chiese di scusare
come al primo della classe
la sbagliata citazione;
la vergogna mi tormenta
per aver colpito un uomo
con I’usare I’Evangelo
ai miei fini di prestigio.
Io lo voglio ricordare
l’onorevole Alicata
per pagare parzialmente
il mio debito contratto
quando dissi: – E’ in malafede –
quando feci la crociata
senza avere alcun diritto
di sentirmi più pulito.
C’e qualcuno che mi accusa
d’esser io un comunista
se ricordo quella morte
come esempio ammonitore?
Non mi tocca questa accusa
ma mi basta la certezza
che iI legame che ci unisce
è più forte della morte.